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Category: Consigli per il riposo

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Piante per dormire meglio: 10 alleati naturali per un sonno ristoratore

Il sonno è fondamentale per il benessere psicofisico, ma spesso la vita frenetica, lo stress e l’uso intensivo della tecnologia rendono difficile addormentarsi e mantenere un riposo di qualità. In questo contesto, la natura ci viene incontro con diverse piante note per le loro proprietà rilassanti, capaci di migliorare la qualità del sonno in modo naturale.

Vediamo insieme quali sono le 10 piante migliori per dormire meglio e come inserirle nella nostra routine serale.

1. Lavanda: il calmante per eccellenza

La lavanda è conosciuta per le sue proprietà rilassanti e antistress grazie all’alto contenuto di linalolo, un composto che agisce sul sistema nervoso centrale. È sufficiente qualche goccia di olio essenziale su un fazzoletto o diffuso nell’ambiente per creare una sensazione di calma e ridurre i tempi di addormentamento.

Piante per dormire meglio - Lavanda

2. Camomilla: il rimedio classico

La camomilla è un’antica alleata del sonno. La sua azione rilassante è dovuta all’apigenina, un antiossidante che si lega ai recettori del cervello riducendo l’ansia e favorendo il sonno. Un infuso caldo di camomilla prima di coricarsi può essere una semplice, ma efficace, routine per facilitare il rilassamento.

Piante per dormire meglio - Camomilla

3. Valeriana: ideale per combattere l’insonnia

La valeriana è una pianta molto utilizzata contro l’insonnia per la sua capacità di aumentare i livelli di GABA, un neurotrasmettitore che riduce l’attività cerebrale. È spesso utilizzata in forma di tisane o estratti, perfetti per rilassarsi nelle ore serali.

Piante per dormire meglio - Valeriana

4. Melissa: riequilibrante dell’umore

Questa pianta ha proprietà antidepressive e sedative, il che la rende particolarmente adatta per alleviare l’ansia e le tensioni prima di andare a dormire. Una tazza di infuso di melissa è un rimedio naturale e piacevole per ridurre lo stress accumulato durante la giornata.

5. Passiflora: l’anti-stress naturale

La passiflora, conosciuta anche come “fiore della passione,” è utile per ridurre i sintomi dell’ansia. La sua azione rilassante aiuta a indurre un sonno profondo e a migliorare la qualità del riposo notturno, ideale per chi soffre di risvegli frequenti.

Piante per dormire meglio - Passiflora

6. Gelsomino: profumo rilassante

Il gelsomino ha un aroma delicato e rilassante, noto per la sua capacità di migliorare il benessere psicologico. Recenti studi dimostrano che il suo profumo riduce i livelli di ansia, promuovendo un riposo più profondo e sereno.

7. Tiglio: la pianta della calma

Il tiglio è usato da secoli per i suoi effetti calmanti e antispasmodici. È ideale come tisana serale, poiché allevia la tensione muscolare e mentale, preparando il corpo al sonno.

Piante per dormire meglio - Tiglio

8. Rosmarino: non solo per cucinare

Il rosmarino, oltre a essere una pianta aromatica, ha proprietà calmanti. È un ottimo alleato per alleviare lo stress e migliorare la qualità dell’aria in camera.

9. Salvia: un aiuto per respirare meglio

L’aroma della salvia ha proprietà calmanti e balsamiche, il che può essere utile se soffri di congestione notturna. Un infuso di salvia o qualche goccia di olio essenziale possono favorire un sonno più riposante.

10. Aloe Vera: purifica l’aria

L’aloe vera rilascia ossigeno durante la notte, contribuendo a purificare l’aria e a mantenere un ambiente rilassante. È ideale in camera da letto, poiché crea un’atmosfera più pulita e salutare per il sonno.

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Piante per dormire meglio: come sfruttare questi rimedi

Integrare queste piante nella routine serale è semplice: puoi preparare infusi, aggiungere qualche goccia di olio essenziale in un diffusore o semplicemente posizionarle vicino al letto.
In combinazione, puoi optare per il sistema di riposo New Emotion di Imperial-life: oltre ad essere stato ideato per garantire un un supporto personalizzato (e un riposo senza precedenti 😌), ha una rete dotata di sistema reclinabile motorizzato per spalle e gambe, l’ideale per sorseggiare una tisana o respirare un’essenza rilassante prima di coricarti, avviando il corpo a un riposo rigenerante.

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    Non dormire per 24 ore, rischi e pericoli

    Ti è mai capitato di non dormire per 24 ore consecutive?

    Non è sicuramente una cosa divertente non dormire per 24 ore e pensare che qualcuno l’ha fatto addirittura come sfida con sè stesso.

    Spoiler: non fatelo, può essere seriamente dannoso per la vostra salute

    Record sonno più lungo

    È il 1959, quando il newyorkese Peter Tripp,personaggio radiofonico della metà degli anni ’50 riuscì a non dormire per 201 ore, ovvero 8 giorni e 9 ore. Si è aiutato a rimanere sveglio con sostanze stimolanti!

    Peter Tripp, voleva andare oltre il non dormire per 24 ore e così si chiuse in una cabina di vetro a Times Square. Diede via radio la notizia ai medici che si trovavano in una stanza d’hotel adibita a laboratorio.  È nato probabilmente come un esperimento sociale ma quello che ne è scaturito fu tutt’altro. Durante la sua privazione del sonno era monitorato da un equipe di medici che hanno visto come Peter è stato colpito da allucinazioni, paranoia e cambiamenti importanti dell’umore.
    Raggiunto l’obiettivo delle 200 ore, dormì profondamente per 13 ore. Le conseguenze le ha sentite anche successivamente all’esperimento, con cambiamenti nella sua personalità: Peter divenne paranoico, depresso e nervoso, fu licenziato dal proprio lavoro e divorziò quattro volte.

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    Nel 1964 è la volta del diciassettenne Randy Gardner, uno studente che ha affrontato questa sfida per un progetto scolastico sul sonno. Lo studente è rimasto sveglio per 264 ore (11 giorni) senza l’ausilio di stimolanti. Anche in questo caso, ben oltre le 24 ore e le conseguenze sono state momentaneamente devastanti con allucinazioni, nervosismo, paranoia, problemi di concentrazione e memoria. Finito l’esperimento Randy ha dormito per 15 ore consecutive, ma negli anni successivi non ha subito nessuna alterazione dell’umore.

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    Dal 1986, il primato di privazione del sonno lo detiene il californiano Robert McDonald che, durante una maratona di sedie a dondolo, riuscì a rimanere sveglio per ben 453 ore (più di 18 giorni).

    Non si è ancora capito cosa spinge le persone ad andare così oltre i propri limiti, se non degli esperimenti sociali, ma la domanda è: ne vale la pena?

    La storia ci dice che assolutamente il gioco non vale la candela.

    Non dormire per 24 ore può sembrare un’impresa banale o addirittura divertente, ma i pericoli nascosti dietro questa scelta possono avere un impatto significativo sulla nostra salute e sul nostro benessere complessivo. In questo articolo, esploreremo i rischi associati a privarci del sonno per un intero giorno e il perché dovremmo considerare il sonno come una priorità nella nostra vita.

    Le conseguenze dell’insonnia 

    1. Deterioramento cognitivo: il privarsi del sonno per 24 ore può portare a gravi problemi cognitivi. La capacità di concentrazione, la memoria a breve termine e la capacità decisionale sono tutti influenzati negativamente. In pratica, può diventare difficile eseguire attività quotidiane con la stessa precisione e chiarezza mentale di quando si è ben riposati.

    2. Rischi per la sicurezza: la privazione del sonno può comportare gravi rischi per la sicurezza, specialmente se si è alla guida o si sta operando macchinari pesanti. I tempi di reazione rallentati e la diminuzione dell’attenzione possono aumentare notevolmente il rischio di incidenti.

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    3. Disturbi dell’umore: come ci insegna la storia di chi ha sperimentato la mancanza di sonno prolungato può portare a sbalzi d’umore significativi. L’irritabilità, l’ansia e persino la depressione possono intensificarsi a seguito di una notte insonne.

    4. Impatto sul sistema immunitario: il sonno è essenziale per un sistema immunitario sano. La privazione del sonno indebolisce la capacità del corpo di combattere infezioni e malattie, rendendoci più suscettibili a raffreddori, influenza e altre condizioni.

    5. Aumento del rischio di patologie: numerosi studi hanno dimostrato che la privazione cronica del sonno è associata a un aumento del rischio di malattie croniche, come malattie cardiache e ipertensione.

    6. Rallentamento delle funzioni motorie: la mancanza di sonno può influenzare negativamente le funzioni motorie, riducendo la coordinazione e la capacità di eseguire movimenti precisi.

    Il Ruolo del sonno nel lungo termine

    Non dormire per 24 ore è solo la punta dell’iceberg. La privazione cronica del sonno nel lungo termine può avere effetti devastanti sulla nostra salute generale. Gli esperti raccomandano di dormire in media da 7 a 9 ore a notte per adulti, ma questo può variare in base alle esigenze individuali.

    Investire in un sonno di qualità è una scelta che può portare una serie di benefici, tra cui:

    – Miglioramento delle capacità cognitive e decisionali.
    – Aumento dell’umore e del benessere emotivo.
    – Rafforzamento del sistema immunitario.
    – Riduzione del rischio di malattie croniche.
    – Maggiore capacità di gestire lo stress.

    Non dormire per 24 ore può sembrare un esperimento innocuo o una sfida divertente, ma i pericoli nascosti dietro questa scelta sono reali e significativi. Noi come azienda crediamo nel dormire sano per vivere bene con prodotti che possano aiutarti.

    Per questo abbiamo investito molto nello studio e nella ricerca di un sistema di riposo, certificato anti decubito, che può darti tutti i comfort possibili

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      Soffri di allergie primaverili?

      Se soffri di allergie primaverili, devi leggere assolutamente questo articolo!

      Starnutisci spesso, hai congestioni nasali e gli occhi ti diventano rossi. Lo sappiamo non è per niente facile affrontare quello che si definisce il Mal di Primavera.

      Secondo OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sono circa 9 milioni gli italiani che ogni anno, tra aprile e giugno,  soffrono di allergia primaverile.

      Con l’aumento della luce solare e le giornate più lunghe iniziano anche le allergie primaverili e per chi ne soffre può essere davvero debilitante. In un rapporto di 6 a 1, secondo GVM (gruppo ospedaliero italiano) le donne sono quelle che più soffrono di insonnia durante questo periodo.

      Ma facciamo un passo indietro.

      Quali sono le piante legate all’allergia primaverile?

      • Graminacee: presenti ovunque in Italia, aprile e maggio sono i due mesi di massima intensità di fioritura
      • Betullacee: questa famiglia di piante è presente nelle Alpi, Appennino campano e Etna. Lbetulla  fiorisce tra fine marzo e inizio maggio. Si ritrova lungo le Alpi, l’Appennino campano e l’Etna
      • Parietaria: cresce in luoghi incolti, ai margini delle strade o lungo le mura. A nord il picco della fioritura è tra maggio e giugno; a sud è esteso da febbraio a luglio
      • Oleacee: di cui fa parte l’ulivo. Liguria, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna sono le zone più colpite, con un periodo di fioritura intenso da aprile a giugno. 

      Insonnia e allergia primaverile, come riconoscerla

      L’insonnia, secondo GVM, è caratterizzata dalla scarsa quantità o qualità del riposo.

      La giusta domanda da farsi è: quanto ti senti riposato dopo il sonno?

      Infatti, sempre secondo GVM, la quantità di sonno giusta è molto soggettiva. C’è chi si sente riposato dopo 5 ore, chi dopo 6, chi dopo 8 o 10.

      Sicuramente una volta stabilito questo, bisogna stare attenti ad alcuni segnali:

      • Stanchezza diffusa e sonnolenza
      • Difficoltà a concentrarsi e distrazione
      • Irritabilità
      • Riduzione della memoria

      Tutti questi elementi parlano di sonno scarso o di cattiva qualità, ma ovviamente se si presentano una sola volta o anche soltanto per qualche giorno di seguito, non c’è da preoccuparsi (afferma il GVM). Se i sintomi persistono è sempre meglio consultare un medico

      Chi soffre d’insonnia può purtroppo incontrare dei peggioramenti dovuti all’allergia primaverile. La qualità del sonno si abbassa ulteriormente e questo influisce di conseguenza sulla vita quotidiana: lavoro, vita sociale, famiglia.

      Di seguito vediamo alcune accortezza che possono darti del sollievo durante il periodo primaverile e farti dormire anche meglio:

      1. Doccia calda prima di andare a letto

      È importantissimo durante il periodo delle allergie primaverili fare più docce, idealmente ogni volta che si esce e si rientra a casa, ma sopratutto la sera. Questo ti permetterà di pulire il tuo corpo e i capelli dagli allergeni accumulati. Meglio mettere sempre a lavare i vestiti che hai usato durante il giorno per evitare di portare l’allergene in casa

      doccia calda - allergia primavera

      2. Coprimaterassi e copricuscini anallergici

      I tessuti speciali anallergici impediscono agli allergeni di infiltrarsi nel materasso e nel cuscino, e possono essere lavati a temperature elevate per garantire una totale igienizzazione. In Imperial – life abbiamo sviluppato il guanciale 3d che grazie agli ioni d’argento aiuta anche in questo periodo

      guanciale 3d

       

      3. Hai animali? Non farli salire sul letto

      I peli degli animali possono trattenere pollini e allergeni. Sappiamo quanto può essere difficile non farli salire sul letto, ma almeno in questo periodo cerca di resistere; infatti  è meglio evitare che salgano sul letto per ridurre l’esposizione agli allergeni durante il sonno.

      animali sul letto - allergie primavera

      4. Non stendere il bucato all’aperto

      Iniziano le giornate di sole, quindi perchè non stendere le lenzuola o i vestiti al sole per farli asciugare prima? Sì, sarebbe molto bello, se tu non fossi un soggetto allergico. Purtroppo per chi come te soffre di allergia primaverile, questa non è un’opzione, infatti i pollini potrebbero attaccarsi ai tessuti e il ciclo ricomincerebbe da capo

      bucato all'aperto- allergia primavera

       

      5. Vie respiratorie libere

      Quando sei a casa cerca di tenere chiuse le finestre e di non fare entrare aria con i batteri in casa. Considera che al mattina la concentrazione dei pollini è ancora più alta. Se poi vuoi migliorare la qualità dell’aria e tirare un respiro di sollievo non può mancarti il nostro Ionizer

      ionizer - allergia primavera

      6. Mare, mare, mare

      Se avete la possibilità, magari lavorando in smart working, non c’è niente di meglio che passare del tempo al mare in questo periodo. Chi è invece allergico alla parietaria deve invece preferire la montagna: la pianta non cresce oltre i 1.000 m di altitudine, mentre cresce sulle zone costiere.

      mare mare - allergia primavera

      In conclusione, affrontare l’allergia primaverile può essere una sfida per milioni di italiani ogni anno. I sintomi come starnuti, congestione nasale e insonnia possono rendere difficile la vita quotidiana durante i mesi primaverili. Tuttavia, prendendo le giuste precauzioni, come adottare misure per ridurre l’esposizione agli allergeni e migliorare la qualità del sonno, è possibile alleviare i sintomi e rendere questo periodo più sopportabile. È importante consultare un medico se i sintomi persistono o peggiorano. Con un’adeguata gestione e consapevolezza, è possibile affrontare con successo l’allergia primaverile e godersi appieno la stagione.

      Sei sei interessato al nostro Ionizer puoi compilare il form sottostante e un nostro esperto del benessere ti parlerà senza impegno dei nostri prodotti.

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        Come affrontare il cambio di stagione

        Come sta andando il cambio di stagione?

        È arrivata da poco la primavera e gli effetti sul ciclo del sonno possono essere molteplici.

        Il nostro ciclo di sonno è regolato, infatti, da una serie di fattori, tra cui i ritmi circadiani. Questi sono influenzati principalmente dalla luce naturale, che durante il cambio di stagione è in aumento.

        Si allungano le giornate

        Le giornate si prolungano, l’esposizione alla luce solare aumenta e il nostro corpo può avere difficoltà a regolare il rilascio di melatonina, l’ormone responsabile del sonno.  Questo porta ad una difficoltà nella fase di addormentamento o nel mantenere un sonno profondo e riposante.

        Aumento delle temperature

        L’arrivo della primavera può portare a un aumento delle temperature notturne, con la conseguente difficoltà nel dormire bene,  specialmente per coloro che sono sensibili al caldo.

        Mancanza di sonno

         

        Il disturbo del sonno legato al cambio di stagione può anche avere una serie di effetti negativi sulla nostra salute e sul nostro benessere.

        Tra questi troviamo:

        1. Affaticamento e sonnolenza diurna: la mancanza di sonno di qualità può portare a una sensazione di stanchezza e sonnolenza durante il giorno, compromettendo la nostra concentrazione e le nostre prestazioni cognitive.

        2. Alterazioni dell’umore: il sonno insufficiente può influenzare negativamente il nostro umore, aumentando il rischio di irritabilità, ansia e depressione.

        3. Impatto sulla salute fisica: il sonno è fondamentale per il recupero fisico e il funzionamento ottimale del nostro sistema immunitario.

        4. Problemi di concentrazione e memoria: il sonno è cruciale per il consolidamento della memoria e il processo di apprendimento. La mancanza di sonno può compromettere la nostra capacità di concentrarci, ricordare informazioni e risolvere problemi.

        Allergie primaverili - IonizerNon dimentichiamoci inoltre che in primavera arrivano le allergie, che per chi ne soffre possono essere molto invalidanti.

        In particolare pollini, piante, muffe e acari della polvere in questo periodo dell’anno fanno da padroni.

        Per questo è molto importante avere un ambiente sanificato e pulito anche in casa. Con il nostro ionizer puoi tirare un sospiro di sollievo. Infatti, lpersone che soffrono di allergie a pollini, muffe e polvere dispersi nell’aria ottengono un beneficio aggiuntivo, poiché le cariche negative attraggono quelle positive. Gli allergeni combinati con gli ioni negativi formano agglomerati che divengono pesanti e cadono al suolo, dove sono calpestati invece di essere inalati.

         

        Strategie per Affrontare il Cambio di Stagione

        1. Mantenere una routine di sonno costante: cerca di andare a letto e svegliarti alla stessa ora ogni giorno, anche durante il fine settimana. Questo aiuterà il tuo corpo a regolare i suoi ritmi circadiani e a migliorare la qualità del sonno.

        2. Limita l’esposizione alla luce blu: riduci l’esposizione alla luce blu emessa dagli schermi dei dispositivi elettronici prima di coricarti, poiché può interferire con la produzione di melatonina. Considera l’uso di filtri blu o applicazioni che riducono la luce blu dopo il tramonto.

        3. Pratica il rilassamento prima di coricarti: dedica del tempo alla pratica di tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda prima di andare a letto. Questo può aiutare a ridurre lo stress e a preparare il tuo corpo e la tua mente per il sonno

        Respirazione profonda

        5. Limita il consumo di caffeina e alcol: evita di consumare caffeina e alcol nelle ore che precedono il tuo momento di andare a letto, poiché entrambi possono interferire con il tuo sonno e compromettere la sua qualità.

        6. Fai dell’esercizio fisico regolare: mantenere un’attività fisica regolare può aiutare a migliorare la qualità del sonno e a ridurre lo stress. Tuttavia, evita di fare esercizio troppo vicino all’ora di coricarsi, poiché potrebbe avere l’effetto opposto.

         

        Sicuramente il cambio di stagione può rappresentare una sfida per il nostro ciclo del sonno, ma con la giusta consapevolezza, delle abitudini sane, puoi affrontare questa transizione in modo efficace.

        Se ti ha incuriosito lo Ionizer e vuoi saperne di più, compila il form sotto.

         

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          Insonnia: ecco perché le donne dormono peggio degli uomini

          Son ben 12 milioni gli italiani che soffrono di insonnia cronica. Tra questi la maggior parte è di genere femminile. Per quanto alcuni disturbi del sonno, come le apnee e il russamento siano più appannaggio degli uomini, è la donna ad avere un riposo più frammentato e poco rilassante. Qual è il motivo ma soprattutto come si può risolvere? Ve lo spieghiamo in questo articolo.

           

          Le donne hanno quasi il doppio delle probabilità di soffrire di insonnia

          L’insonnia è donna. Le donne hanno quasi il doppio delle probabilità rispetto agli uomini di soffrirne, specie nelle varie fasi del ciclo riproduttivo e della vita, come la menopausa. Inoltre l’insonnia tende a persistere maggiormente nelle donne rispetto agli uomini e incrementa con l’età per un rapporto di 3:1 dopo la menopausa. La colpa? Degli ormoni.

          Donna insonnia

           

          Tutta colpa degli ormoni femminili

          Gli ormoni femminili influenzano in maniera significativa la continuità e l’efficienza del sonno notturno, le sue capacità ristorative e di protezione nei confronti delle malattie cardio-cerebrovascolari, nonché del declino cognitivo. Ma questa non è l’unica motivazione che rende il sonno della donna più fragile. Il problema infatti risiede anche e soprattutto nel loro essere multitasking. Vediamo perché…

           

          La donna dorme come un delfino

          Il ruolo del controllo circadiano e una tendenza all’anticipo di fase con risveglio precoce prevalgono nel sesso femminile che presenta anche una maggiore ampiezza del ritmo della melatonina. Inoltre, il sonno della donna è più vulnerabile alle sollecitazioni ambientali, al richiamo dei figli e divorato dalle molteplici richieste dell’assistenza ai cari. In virtù del suo innato multitasking, la donna infatti riposa con un orecchio vigile, attento ai rumori e ai risvegli dell’ambiente domestico, un po’ come i delfini che dormono e vegliano insieme con due diverse metà del loro cervello.

           

          Una soluzione potrebbe arrivare dalla tavola…

          Insonnia femminile - alimentazione

          La qualità della tua cena può essere la chiave per un buon sonno. Fin qui niente di nuovo, si tratta di studi ormai approvati dalla ricerca scientifica. Ma una ricerca della Monash University ha dimostrato la correlazione diretta tra ciò che le persone mangiano e la qualità del loro sonno con una differenza del rapporto alimentazione-sonno sano tra gli uomini e le donne.

           

          I cibi per il sonno femminile.

          Secondo i ricercatori, le principali fonti alimentari che contribuiscono a un buon sonno notturno per le donne sono la vitamina B6 e il ferro. Le donne che assumevano meno vitamina B6 e ferro avevano una probabilità quasi pari al doppio rispetto agli uomini di una scarsa qualità del sonno.

          Una dieta equilibrata ricca di proteine, verdure e vitamina B6 per le donne

          Il ricercatore Mark Wahlqvist della Monash University ha, inoltre, sottolineato l’importanza di una dieta equilibrata ricca di proteine, verdure e vitamina B6 per le donne.

          Dove si trovano?

          Cibi come ceci, pesci, patate e banane contengono elevate quantità di vitamina B6;
          carne rossa, verdure a foglie verde scuro, fagioli e lenticchie, fegato e carciofi sono tutte buone fonti di ferro.

           

          Sistema letto, alleato di una buona dormita

           

          amica_camera_da_letto

          Ovviamente mangiare bene non basta. Scegliere un sistema letto di alta qualità come quelli di Imperial-life può fare la differenza quando si parla di riposo. E visto che su un materasso trascorriamo ben un terzo della nostra vita, perché non dedicare la giusta cura durante l’acquisto.

          Hai appena letto i consigli di The Good Nighter (www.thegoodnighter.com), la prima sleep blogger italiana.

          Se vuoi maggiori informazioni sul letto più adatto alle tue esigenze, affidati a Imperial-life e richiedi subito una consulenza gratuita.

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            Dormire bene in coppia

            Vivere con il partner è complicato, figuriamoci dormire insieme! In realtà dormire abbracciati a qualcuno fa bene perché induce l’organismo a rilasciare l’ossitocina, il cosiddetto ormone dell’amore, che aiuta a essere più sereni e anche a calmare il sonno.

            Attenzione però ai problemi della condivisione del letto e in particolare delle coperte: basta fare il tiro alla fune con il partner. Tra piumino e coperta, meglio optare per una trapunta che è più ampia. Così saranno meno probabili i risvegli notturni, dovuti alla mancanza di calore e alla sensazione di freddo e gelo.

            Dormire in coppia - dormire abbracciati

            Perché scegliere la trapunta

            La trapunta è una forma evoluta della coperta, da utilizzare con il lenzuolo. Piu l’imbottitura è alta, maggiore è l’isolamento termico che garantisce.

            Tra i vantaggi della trapunta c’è il fatto di:

            •  restare ben ferma
            •  è facile da posizionare
            • è generalmente molto ampia

            Quale scegliere?

            Trapunta Venere Magnetoterapia

            La trapunta Venere di Imperial-life ha queste caratteristiche e molto di più. Agli esperti che l’hanno progettata piace definirla una trapunta “bella con l’anima”. Cosa significa? Si tratta di una trapunta quattrostagioni, quindi molto versatile nell’arco delle stagioni. In più è dotata di un particolare sistema di magnetoterapia.

            Bella ed elegante la trapunta Venere di Imperial-life è realizzata in fiandra 100% cotone Jacquard, che rende possibile realizzare disegni precisi ed elaborati, e in raso di cotone, un materiale pregiato.

             

            Conosci il cotone Jacquard?


            È un tipo di lavorazione del tessuto che deve la propria origine a un’invenzione rivoluzionaria, quella del telaio Jacquard nei primi anni del 1800 in Francia. Prima del 1806 i telai utilizzati nel campo della tessitura erano azionati totalmente a mano.
            Nel 1806 è arrivata la svolta, grazie a Joseph-Marie Jacquard, francese che decise finalmente di brevettare una macchina sulla quale stava lavorando da diversi anni. A Jacquard venne la geniale idea di riunire in un’unica macchina tre processi utilizzati nel secolo precedente. La sua invenzione ha influito in maniera determinante nel settore della produzione tessile: realizzare tessuti pregiati, con disegni elaborati e la massima cura dei dettagli è possibile grazie a questa particolare lavorazione di tessuti di prima qualità.

             

            Le 3 caratteristiche d’oro della trapunta Venere

             

            TU HAI FREDDO E LUI HA CALDO?
            Mettete fine a questi problemi con la trapunta Venere Four Seasons: grazie a due pratiche cover indipendenti, potrete personalizzare la temperatura così da migliorare la notte con il partner. In questo modo non avrete pensieri e potrete godervi la morbidezza del raso o farvi coccolare dal calore naturale della lana Merinos.

            IONI D’ARGENTO
            Il letto è il luogo dell’intimità. Il trattamento agli ioni d’argento della trapunta Venere garantisce protezione igienica risultando particolarmente indicata alle persone allergiche. Perfetto quindi se uno dei due partner è allergico o decisamente attento all’igiene nel letto.

            BIOCERAMIC
            Arrivate a letto dopo una giornata estenuante e faticosa? L’utilizzo di questa tecnologia permette un miglioramento dei dolori articolari grazie a un’azione di riequilibrio cellulare. Così il risveglio della coppia sarà più sereno.

            Trapunta venere set terapy

            Dormire insieme fa bene alla salute

            Se riuscite a condividere il letto, stando vicini (non per forza abbracciati) il vostro rapporto è ben saldo e la vostra salute al riparo. Lo hanno certificato diverse ricerche condotte negli ultimi anni. Per questo motivo, la scelta del sistema letto e di ogni tessuto che sarà a contatto con voi mentre dormite deve essere curata in ogni dettaglio.

             

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              Il Journaling per il sonno: svelare il potere delle parole magiche

              Chi l’avrebbe mai detto che una penna e un foglio potessero essere le chiavi per trasformare le tue notti? Benvenuti nel mondo incantevole del journaling, un’arte tanto semplice quanto potente capace di plasmare il tuo sonno in modo positivo.

              Il journaling, una pratica secolare di espressione attraverso la scrittura, si svela ora come un alleato prezioso per il tuo benessere notturno. Scrivere i tuoi pensieri su carta non è solo un atto di creatività, ma un rituale intimo che può trasformare la tua esperienza del sonno. In questo articolo, esploreremo come il journaling per il sonno diventa una chiave segreta per aprire le porte a notti serene e sogni rigeneranti.

              Consapevolezza emotiva: scrivere per rilasciare

              Iniziare un diario è come aprire una finestra sulla tua anima. Attraverso il journaling per il sonno, esprimi emozioni e pensieri, creando una consapevolezza emotiva che prepara il terreno per un riposo notturno profondo e ristoratore. Un cuore leggero spesso si traduce in un sonno sereno, creando una sinergia perfetta tra le tue parole e la tranquillità della notte.

              Riduzione dello stress: liberare la mente sul foglio

              journaling per il sonno
              Il journaling agisce come una valvola di sfogo per lo stress accumulato durante il giorno. In un mondo che spesso sembra un labirinto di responsabilità, il semplice atto di scrivere i tuoi pensieri su carta può essere liberatorio. Non importa se le parole hanno un senso o meno, l’importante è lasciare che la creatività prenda il sopravvento. La mente si alleggerisce, preparandosi per una notte di sonno profondo.

              Gestione emotiva e sonno rigenerante: i benefici del Journaling per il sonno

              Esplorare emozioni complesse attraverso la scrittura è una forma di terapia. Il journaling contribuisce ad una gestione emotiva più efficace, guidandoti attraverso il labirinto delle tue sensazioni. Trovare parole per descrivere emozioni spesso inafferrabili può essere il primo passo verso un sonno più rigenerante.
              Non devi necessariamente rileggere o conservare ciò che scrivi, puoi anche accartocciare le pagine scritte se lo desideri; il solo atto sarà già di per sè positivo per il tuo equilibrio emotivo, che si tradurrà in notti serene e risvegli radiosi.

              Chiarezza mentale: prepararsi per il riposo

              Organizzare i pensieri prima di coricarti è come liberare la tua mente da un caotico stormo di farfalle. Il journaling offre una piattaforma per mettere in ordine i tuoi pensieri, creando una chiarezza mentale che favorisce il riposo. Quando la tua mente è libera da pensieri erranti e preoccupazioni, è più incline a abbracciare la quiete notturna.

              il journaling per il riposo

              In sintesi, il journaling non è solo una pratica di scrittura: è un rituale per il benessere mentale che si riflette positivamente nel tuo sonno. Dedica qualche minuto alla sera per scrivere, permettendo al tuo cuore di esprimersi e alla tua mente di abbracciare la tranquillità.

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                Musica per dormire bene e scacciare lo stress

                Se hai passato notti a sperare che il sonno arrivi come il buon vecchio Babbo Natale in una notte silenziosa, allora è tempo di scoprire il potere rilassante della musica. Sì, hai capito bene. Il suono può essere tanto efficace quanto la certezza di trovare sotto l’albero l’ennesima coppia di calze natalizie. Niente paura, qui nessun loop interminabile di “All I Want for Christmas Is You” di Mariah Carey. Invece, preparati per una colonna sonora senza la costante melodia natalizia della regina delle festività, in questo articolo ti parleremo della musica per dormire bene.

                Introduzione al potere del suono per il benessere psicofisico

                Il potere del suono sul benessere psicofisico è stato dimostrato da numerosi studi scientifici. Il suono è una forma di energia che agisce direttamente sul nostro corpo e sulla nostra mente, generando effetti benefici a livello fisiologico e psicologico. Ad esempio, la musica rilassante è in grado di abbassare il livello di cortisolo, l’ormone dello stress, e aumentare quello della serotonina, il neurotrasmettitore del buonumore. Inoltre, il suono ha un effetto armonizzante sul nostro sistema nervoso, favorendo la riduzione della frequenza cardiaca e respiratoria. Non solo la musica, ma anche i suoni naturali come il rumore delle onde o il canto degli uccelli possono essere utilizzati per favorire il relax e il riposo. Infine, esistono tecniche di meditazione che utilizzano il suono come strumento per raggiungere uno stato di calma interiore e migliorare la qualità del sonno.

                Come la musica può aiutare a ridurre lo stress e favorire il riposo

                Migliorare il sonno con la musica

                La musica è uno strumento molto potente per ridurre lo stress e favorire il riposo. In particolare, la musica rilassante può stimolare il sistema nervoso parasimpatico, responsabile del riposo e della digestione, e ridurre l’attività del sistema nervoso simpatico, responsabile della risposta allo stress. In questo modo, la musica favorisce il rilassamento muscolare e la riduzione dell’ansia. La musica classica è uno dei generi più utilizzati per favorire il riposo grazie alla sua melodia armoniosa e alle sue note delicate. Anche il genere lo-fi è molto utilizzato per creare un ambiente sonoro rilassante e pacifico. Inoltre, esistono playlist di Spotify create appositamente per aiutare a dormire, con brani selezionati per favorire il relax mentale e fisico. Ascoltare la musica per dormire bene giusta prima di andare a letto può essere un modo semplice ed efficace per migliorare la qualità del sonno e ridurre lo stress accumulato durante la giornata.

                Link o playlist di Spotify per ascoltare la musica in questione durante la notte

                Se sei alla ricerca della playlist perfetta per favorire il tuo riposo notturno, Spotify è una miniera d’oro. Sul famoso servizio di streaming musicale puoi trovare numerose playlist create appositamente per favorire il sonno e ridurre lo stress. Ad esempio, “Sleep” è una delle playlist più popolari, con oltre 2 milioni di follower. Questa raccolta include brani rilassanti e pacifici, ideali per creare l’atmosfera giusta per dormire. Anche la playlist “Deep Sleep” è molto apprezzata dagli utenti di Spotify, con brani selezionati per favorire il sonno profondo e riposante. Se invece preferisci la musica classica, ti consigliamo di ascoltare la playlist “Classical Sleep“, con brani selezionati tra i più famosi del repertorio classico. Insomma, su Spotify c’è davvero l’imbarazzo della scelta quando si tratta di trovare la musica giusta per favorire il tuo benessere psicofisico durante il sonno.

                Spotify musica per dormire bene

                Musica per dormire bene: i generi musicali ideali per rilassare la mente prima di andare a letto (es. lo-fi, musica classica, meditazione guidata)

                Ci sono diversi generi musicali che possono aiutare a rilassare la mente e favorire il riposo. Tra i più utilizzati troviamo il lo-fi, un genere musicale caratterizzato da melodie morbide e note dolci che creano un’atmosfera calda e avvolgente. La musica classica è un altro genere molto apprezzato per favorire il relax mentale e fisico, grazie alla sua capacità di ridurre l’ansia e la tensione muscolare. Inoltre, esistono tecniche di meditazione guidata che utilizzano la musica come strumento per raggiungere uno stato di pace interiore e migliorare la qualità del sonno. Queste tecniche prevedono l’ascolto di brani selezionati appositamente per favorire il rilassamento muscolare e la concentrazione mentale. Insomma, ci sono diversi generi musicali in grado di aiutarti a rilassare la mente prima di dormire e ad avere un sonno riposante e rigenerante. Scegli quello che meglio si adatta alle tue preferenze musicali e goditi una notte di sonno profondo e rigenerante!

                Altri consigli per migliorare il sonno e ridurre lo stress

                Oltre all’ascolto della musica rilassante, ci sono altri consigli che puoi seguire per migliorare il tuo sonno e ridurre lo stress accumulato durante la giornata. Ad esempio, evita di utilizzare il cellulare o il computer prima di dormire, perché la luce blu emessa da questi dispositivi può interferire con i ritmi circadiani del nostro corpo. Inoltre, cerca di mantenere una routine regolare per il sonno, cercando di andare a letto e svegliarti sempre alla stessa ora. Un’altra tecnica utile è quella della respirazione diaframmatica, che consiste nel respirare lentamente e profondamente concentrandosi sul movimento del diaframma. Questa tecnica aiuta a rilassare i muscoli e favorisce la riduzione dell’ansia e dello stress. Infine, ti consigliamo di creare un ambiente confortevole nella tua camera da letto, scegliendo un materasso comodo e un cuscino adatto alle tue esigenze. Con questi semplici accorgimenti, potrai migliorare la qualità del tuo sonno e ridurre lo stress accumulato durante la giornata.

                trapunta venere lana merinos

                In definitiva, immergetevi nelle vibrazioni benefiche della musica per dormire bene senza dover sopportare il richiamo incessante di Mariah Carey, che, diciamocelo, è più persistente di un parente che chiede di aprire i regali prima di mezzanotte. Scegliete la vostra traccia preferita, chiudete gli occhi e lasciatevi trasportare in un sonno profondo, lontano dai tintinnii natalizi. Buon riposo, e ricordate, c’è un tempo e un posto per tutto, anche per resistere all’irresistibile richiamo natalizio di Mariah!

                PS: Per consigli su come creare un ambiente confortevole e adatto al benessere del riposo nella tua camera da letto compila il form qui sotto. Ti metteremo in contatto con uno specialista del riposo pronto ad ascoltare le tue esigenze e fornirti consigli utili.

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                  Il sonno e il sistema Immunitario, due mondi connessi

                  E’ arrivato l’autunno. L’estate è un dolce ricordo e si comincia già a pensare alle vacanze invernali. Un aspetto da non sottovalutare in questo periodo è il tuo sistema immunitario; durante l’autunno e l’inverno ci sono maggiori sbalzi di temperatura e ci si ammala più spesso.In questo periodo non solo ci si ammala più spesso, ma si è anche più stanchi: le giornate sono più corte, il tempo è spesso incerto e le tue energie sono da ricaricare di frequente.

                  Il sonno, lo diciamo sempre, è uno dei pilastri fondamentali della nostra vita, passiamo ben un terzo della nostra vita a dormire! Se dormi poco ti capita di svegliarti irritato, stanco e poco produttivo, corretto?

                  Quello che forse non sai è la forte connessione che esiste tra sonno e sistema immunitario.

                  Non tutti pochi comprendono appieno l’importante connessione tra il sonno e il sistema immunitario. In questo articolo, esploreremo come il sonno influisce sul nostro sistema immunitario, e perché una buona notte di riposo può essere il nostro migliore alleato nella lotta contro le malattie.

                  Per comprendere la connessione tra il sonno e il sistema immunitario, è importante avere una base solida sulla funzione del sistema immunitario stesso. Il sistema immunitario è la nostra difesa naturale contro le infezioni e le malattie. È costituito da una complessa rete di cellule, tessuti e organi che lavorano insieme per proteggerci da agenti patogeni come batteri, virus e cellule tumorali. Senza che tu ne sia consapevole, il tuo corpo è costantemente impegnato nella lotta contro potenziali minacce per la tua salute, proteggendoti da infezioni e malattie. È un sistema straordinariamente efficace che lavora costantemente per mantenere il tuo organismo al sicuro.

                  Le cellule chiave del sistema immunitario includono i globuli bianchi, che svolgono un ruolo fondamentale nel riconoscere e distruggere le minacce per il nostro organismo. Quando il sistema immunitario funziona correttamente, siamo in grado di combattere le infezioni con successo e mantenere una buona salute. Tuttavia, quando il sistema immunitario è indebolito o compromesso, siamo più suscettibili alle malattie.

                  Durante il sonno, avviene un vero e proprio riposo non solo mentale ma anche energico del tuo corpo; il cervello inoltre svolge importanti funzioni di pulizia e consolidamento della memoria, ma è anche il momento in cui il sistema immunitario è particolarmente attivo.

                  Durante le fasi profonde del sonno, il sistema immunitario rilascia citochine, molecole che regolano le risposte immunitarie. Queste citochine svolgono un ruolo chiave nel combattere le infezioni e nell’attivare altre cellule immunitarie per svolgere il loro lavoro. Inoltre, durante il sonno, il sistema immunitario è in grado di identificare e distruggere le cellule tumorali e di rimuovere i detriti cellulari e altre sostanze tossiche dal nostro corpo.

                  Quindi perché è importante dormire le ore giuste?

                  Quando non dormi a sufficienza, il tuo sistema immunitario può essere compromesso in vari modi. È fondamentale per il tuo benessere fisico dormire le giuste ore di sonno e dare al tuo corpo la possibilità di riprendersi e di pulirsi. 

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                  sonno e sistema immunitario

                  Ecco alcune delle conseguenze più comuni del sonno insufficiente sulla nostra salute immunitaria:

                  1. Diminuzione delle citochine: la carenza di sonno può portare a una produzione inferiore di citochine. Questo rende il tuo corpo meno capace di rispondere efficacemente alle infezioni.

                  2. Aumento dell’infiammazione: il sonno insufficiente può innescare un aumento dell’infiammazione nel corpo, che è collegato a numerose malattie croniche, tra cui il diabete e le malattie cardiache.

                  3. Maggiore suscettibilità alle infezioni: senza un sonno adeguato, il nostro corpo è meno in grado di combattere efficacemente le infezioni, il che può portare a malattie più frequenti e gravi.

                  4. Rallentamento della guarigione: il sonno è essenziale per la guarigione. Senza un riposo sufficiente, il tempo necessario per guarire da ferite e lesioni può essere prolungato.

                  La buona notizia è che ci sono modi per migliorare la connessione tra il sonno e il sistema immunitario. Di seguito troverai alcuni consigli per favorire un sonno di qualità e mantenere un sistema immunitario forte.

                  Come migliorare la connessione tra sonno e sistema immunitario

                  1. Stabilisci una routine di sonno: cerca di andare a letto e svegliarti alla stessa ora ogni giorno, anche nei giorni festivi. Questo aiuta a regolare il tuo ritmo circadiano.

                  2. Crea un ambiente di sonno confortevole: assicurati che la tua camera da letto sia buia, fresca e silenziosa. Un buon materasso e cuscini di qualità possono anche fare la differenza.

                  3. Limita la caffeina e l’alcol: evita di consumare caffeina e alcol nelle ore precedenti il tuo orario di sonno. Queste sostanze possono interferire con la qualità del sonno.

                  4. Esercizio fisico regolare: l’esercizio fisico moderato può aiutarti a dormire meglio. Tuttavia, evita di fare attività fisica intensa poco prima di andare a letto.

                  5. Gestisci lo stress: lo stress cronico può interferire con il sonno. Pratica tecniche di gestione dello stress, come la meditazione o lo yoga, per rilassarti prima di coricarti.

                  6. Mantieni una dieta equilibrata: una dieta ricca di frutta, verdura e cibi nutrienti può sostenere la salute generale, compreso il sistema immunitario.

                  7. Limita l’uso degli schermi prima di dormire: la luce blu emessa dai dispositivi elettronici può disturbare il sonno. Evita di guardare schermi almeno un’ora prima di andare a letto.

                   

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                    Consigli pratici per riprendere le buone abitudini del sonno dopo le vacanze

                    Lo sappiamo, ti mancano i tramonti e le cene fino a tardi. Ti manca già quel dolce far niente tipico delle vacanze. Le tue abitudini del sonno sono state un pò messe da parte ultimamente?

                    Dormire fino a tardi e andare a letto a orari diversi diventa la norma, e questo può avere un impatto significativo sulla qualità del sonno e sul ritmo circadiano.

                    Per fortuna abbiamo stilato per te una lista di consigli pratici per riprendere le buone abitudini del sonno, anche dopo essere stato in vacanza.

                     

                    1.  Torna gradualmente al tuo orario:

                    una transizione brusca dall’andare a letto tardi all’orario regolare può essere difficile per il tuo corpo e per questo è meglio evitarlo. Per facilitare questo passaggio e migliorare le tue abitudini del sonno prova a ritardare o anticipare gradualmente l’orario in cui vai a letto. Aggiungi o togli ogni giorno 15-30 minuti in modo da permettere al tuo corpo di abituarsi lentamente al nuovo orario. Questo metodo aiuta il tuo ritmo circadiano a riallinearsi senza causare bruschi cambiamenti.

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                    2. Mantieni un orario costante per svegliarti:

                    anche se può essere tentante dormire fino a tardi quando sei in vacanza, cerca di mantenere un orario costante per svegliarti ogni mattina in modo da riprendere le giuste abitudini del sonno. Questo aiuta a stabilizzare il tuo ritmo circadiano e a regolare l’orologio biologico. Con il tempo, il tuo corpo si abituerà a svegliarsi alla stessa ora ogni giorno, rendendo più facile anche il ritorno alla routine lavorativa. Lo sappiamo che non è facile, ma il tuo corpo ti ringrazierà.

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                    3. Limita l’Esposizione alla Luce Serale:

                    durante le vacanze, potresti essere abituato a passare le serate in luoghi illuminati o davanti a schermi elettronici fino a tardi. Lo diciamo spesso e non ci stanchiamo di ripeterlo, una buona abitudine del sonno è quella di spegnere le luci blu almeno un’ora prima di andare a letto. La luce artificiale in serata, infatti, può interferire con la produzione di melatonina, l’ormone che regola il sonno e disturbare così il tuo ciclo sonno – veglia.  È molto meglio se in alternativa leggi un buon libro o fai un’ attività rilassante per preparare il tuo corpo al sonno.

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                    4. Crea una Routine Serale Rilassante:

                    un’ottima abitudine da adottare è quella di creare una routine serale rilassante. Questa potrebbe includere attività come fare un bagno caldo, praticare la meditazione o lo yoga, o ascoltare musica tranquilla. Queste attività possono segnalare al tuo corpo che è ora di rilassarsi e prepararsi per il sonno. Secondo uno studio per consolidare un’abitudine nel nostro cervello occorrerebbero 21 giorni, ma non tutti sono d’accordo, secondo altre ricerche il tempo varierebbe dai 18 ai 254 giorni.

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                    5. Evita caffè e alcol prima di dormire:

                    caffè, bevande energetiche e alcol possono influire negativamente sulla qualità e cambiare le tue abitudini del sonno. Cerca di evitare queste sostanze almeno 4-6 ore prima di andare a letto. L’alcol può far addormentare più facilmente, ma può anche interrompere il sonno durante la notte, portando a un riposo meno ristoratore.

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                    6. Crea un ambiente di sonno confortevole:

                    la qualità del tuo sonno è influenzata anche dall’ambiente circostante. Assicurati che la tua camera da letto sia fresca, buia e silenziosa. Investi in un materasso e cuscini confortevoli e riduci al minimo le fonti di rumore e luce disturbanti

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                    7. Sii paziente e costante:

                    riprendere le buone abitudini del sonno richiede tempo e pazienza. Non scoraggiarti se non vedi risultati immediati. Continua a seguire una routine coerente e presta attenzione a come il tuo corpo risponde. Con il tempo, il tuo sonno si stabilizzerà e migliorerà.

                     

                    Il ritorno alle buone abitudini del sonno dopo le vacanze può richiedere un po’ di sforzo, ma i risultati saranno gratificanti. Seguendo questi consigli pratici e adottando gradualmente una routine regolare, puoi ristabilire un sonno sano e migliorare il tuo benessere complessivo.

                     

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